LA CLASSE. Recita Scolastica

 

IN SCENA A MILANO 

IL 25 SETTEMBRE 2019, ore 21

TEATRO MUNARI, Via Bovio 5 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

ITCS Salvemini – Laboratori e spettacoli

LA CLASSE. Recita scolastica 

Progetto di Massimiliano Briarava, in collaborazione con gli studenti e gli insegnanti dell’istituto

Con il sostegno di Teatro comunale Laura Betti, ATER circuito regionale, Fondazione del MonteComune di Casalecchio di Reno,  Associazione Vittime del Salvemini 6 dicembre 1990

Tutor teatro – Silvia Bargellini / Tutor cinema – Angelita Fiore / Tutor scrittura – Saverio Gaggioli  


NOTA DI REGIA

Siamo studenti e insegnanti in ogni momento. Insegnante è chi s’adopera nel tentativo di indicare i segni del mondo. Studente è chi s’adopera nel tentativo di fare propri questi segni. Il participio presente che li designa, -ante, -ente, dice che stanno lavorando proprio in questo momento, collaborando; tanto che non sempre è chiaro chi è chi. Chi è lo studente qui? Chi è l’insegnante? Poi ci si accorge che a muoversi non sono in due: sono in tre… E questo terzo, chi è? Vorremmo sapere che forma ha quella forma del sapere che studente e insegnante smuovono o muovendosi producono, come una scossa tellurica. Per sapere che forma ha il sapere dobbiamo osservare la nostra, di forma – fatti come siamo “della materia di tutte le nostre materie”. 

Siamo venti studenti e quindici insegnanti dell’Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno e oggi portiamo oggi in scena noi stessi, crudi e fragili come gli adolescenti che siamo o che siamo stati. È se non ci è dato svelare i grandi segreti della scuola, del suo riuscire o del suo fallire, sveleremo però qualcuno dei nostri piccoli segreti di scolari, da condividere con altri, di altre scuole o di altri tempi. Tutti i presenti saranno coinvolti nel gioco delle interrogazioni a sorpresa, perché questo prevede l’atto teatrale, come la vita dentro una classe. E anche quando, nel flusso dell’autobiografia collettiva e degli imprevisti, cercheremo di parlare del 6 dicembre 1990 – quando un aereo militare cadde sulla nostra scuola uccidendo 12 studenti della classe 2A e ferendone 88 in tutto l’istituto – il tentativo di capire cos’è la tragedia, e la sola nostra possibilità di parlarne, passano ancora attraverso la domanda: cos’è la scuola?


PROCESSO CREATIVO

La Classe mette in moto quel modo di capire il mondo che il teatro dispone come suo specifico rispetto al modo di capire il mondo che vige a scuola. “La Classe” attua un processo pedagogico basato sull’essere l’altro, sull’inversione di quei ruoli che a scuola vengono di norma ogni giorno confermati.

Nel processo di scrittura come in quello di attuazione scenica, ogni studente è diventato insegnante: ha scelto di quale tecnica, quale arte, essere docente, tra le molte che si apprendono in un istituto tecnico, e ha preparato la sua lezione, nelle parole e negli atteggiamenti. Ha messo a disposizione la sua maestria in arti antiche come il copiare, scomparire, giustificarsi, procrastinare, rispondere in modo assurdo, affrontare una tempesta di prime volte, baciarsi, svegliarsi prestissimo, ottimizzare il peso dello zaino, trarre coraggio dalla paura, riconoscersi individuo, solo e libero.

I drammaturghi hanno a lungo lavorato al fine di calibrare e predisporre per ogni insegnante una prova di verifica in 8 domande a cui rispondere oralmente. La prova è stata somministrata di fronte alla macchina da presa e i docenti hanno risposto per quello che sanno: essere, evocare, rielaborare, sintetizzare, immaginare, giocare, svelare di sé stessi e del proprio lavoro – di insegnante ora, di studente ieri, di performer tutti i giorni.

All’entrata viene consegnato a tutti un foglio di sala numerato con indicate le lezioni del giorno. Ad alcuni spettatori, designati da un numero estratto “da una pagina a caso di un libro a caso”, toccherà rispondere alla domanda: “Quale lezione vuoi ascoltare?”. Si tratta di una domanda semplice ma sufficiente ad attivare il gioco crudele delle interrogazioni a sorpresa. Del destino.


LOCANDINA
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