L’AVVENTURA DELLE ARIETTE

Seconda lezione




Un incontro con
Paola Berselli e
Stefano Pasquini

Paola e Stefano, i ‘professori in prestito’ di questa lezione, ci hanno raccontato l’avventura delle Ariette, una storia che comincia con due ragazzi che fanno teatro a Bologna. Bello, penso. Mi piacciono le storie, mi ci riconosco a volte. Spesso mi conforta ascoltare di imprese, insuccessi o intrecci di vite. Così drizzo le orecchie e mi metto in ascolto.

“Secondo voi cos’è un fallimento?” chiede Stefano.

Anche questa lezione comincia con un quesito ispido. Datemi un attimo per pensarci. Allora …
Fallimento è quando ti bocciano all’esame della patente. Fallimento è quando ti impegni per non prendere il debito di matematica ma alla fine lo prendi e devi studiare anche d’estate. Fallimento è quando la relazione con la tua morosa si rompe. Questa è la mia idea di fallimento.
Poi, però, ho immaginato che se tutti la pensassero come me, il mondo sarebbe un posto senza iniziativa, pauroso di fallire. Sbagliando s’impara, dice sempre mia nonna. Forse, allora, c’è qualcosa di positivo nel fallire. Come abbiamo esplorato lo spazio? Come abbiamo sconfitto le malattie? A forza di fare errori.

A proposito di spazio, l’altro giorno in classe il professore ci ha detto che prima di raggiungere la Luna, l’uomo ha collezionato più di 20 missioni spaziali fallite, tra incendi ed esplosioni, in circa dieci anni di tentativi, per arrivare al primo allunaggio. Ora sto rivalutando il mio debito di matematica.

Per Paola e Stefano fallire è significato capire quale strada non conduceva sulla Luna. Così hanno cambiato rotta: dalle stelle alle stalle, letteralmente. Hanno coltivato la terra e governato gli animali. E poi, da veri alieni, hanno realizzato la loro navicella spaziale: un teatro nelle campagne della Valsamoggia, come mai si era visto prima. Di lì è cominciato un viaggio che solo loro sanno raccontare.

Oggi a lezione ho capito che fallire non significa perdere, ma cambiare strada e aggiustare la mira. Ho capito che fallire è bene, perché è la spia che ti dice ora basta. Infine, ho capito che chi semina e persevera ha più chance di comprare un biglietto per la Luna.

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