Dialoghi sulla bellezza (IV)

liberamente tratti dal saggio 

Le vie della bellezza

di Vito Mancuso

 

 

DIALOGO IV: L’ARTE

– Gli animali non disegnano e non compongono musica, perché non sono cose che gli servono a vivere.

– Gli uomini disegnano e fanno musica perché il loro scopo non è soltanto vivere. Cioè, secondo me le 

opere d’arte sono la prova che l’uomo è un animale metafisico.

– Ma un’opera d’arte cos’è esattamente?

– È un oggetto a cui un uomo ha aggiunto un’emozione – di gioia o di dolore, una passione o un pensiero. Un oggetto con dentro un’emozione, e un pensiero che si vuole assolutamente comunicare.

– Ed è anche il modo in cui si manifesta al massimo la nostra libertà.

– Ma l’arte più grande qual è?

– I poeti antichi invocavano le Muse. Credo sia la Musica.

– Ma perché l’uomo fa musica?

– Sarà lo stesso per cui parla – per collegare le cose.

– La musica collega: io ascolto la musica e mi collego a me stesso, al ritmo del mondo, agli altri.

– La musica poi non pesa, è del tutto libera dalla materia.

– Eppure è la materia che la rende possibile: ci sono i tipi di legno e di metallo e di pietre di cui sono fatti gli strumenti, e c’è l’aria che scorre dentro agli strumenti a fiato.

– E ci sono anche i corpi di quelli che suonano, i loro muscoli, i nervi, i calli alle dita, il sudore.

– La musica è tutta fatta di materia, insomma.

– Tutto lo è. La materia è mater. Mamma.

– Non tutto. Una cosa reale ma non materiale c’è.

– Lo so. La luce! E alla velocità della luce ogni materia torna… pura energia.

– Energia sorgente. Quella che ti fa venire voglia di cantare e tu canti, senza un perché.

– Alcuni la chiamano Dio.

– Io non ho idea di cosa sia Dio, però ci sono certe musiche che me lo fanno percepire chiarissimamente.

– Vedi allora a cosa serve la musica: a capire il principio del mondo.

– Immaginati di essere uscito fuori da una musica, da una canzone.

– Che canzone è?

– (indica qui la tua canzone o brano)

– La musica è Dio nel senso di come Eraclito descrive Dio, come ritmo…

– Giorno notte, inverno estate, guerra pace, sazietà fame.

– Ma qualcuno deve pur averla inventata, la musica .

– No. Per me la musica non ha a che fare con l’uomo. Viene dal basso. È nei suoni naturali: acqua, mare, ruscello, cascata, pioggia acquazzone temporale. E nell’aria, i venti, la brezza, lo stormire del bosco. I canti degli uccelli…

– Ma quella non è musica. La musica è quando i diversi suoni vengono collegati, l’avevo detto anche prima, che è un lavoro umano, raccogliere e conservare i suoni, e poi produrli con una precisione matematica.

– Allora: la musica è il suono che il mondo fa passando dentro l’uomo. E può essere allegro, maestoso, vivace, largo, adagio, lento, andante, grave…

– Per me non è così. la musica viene dall’alto, non è una cosa umana, è proprio divina.

– Pitagora dice che la musica esce dalla rotazione armonica dei pianeti.

– Tutti gli antichi mettevano la musica al centro dell’etica, e della scuola. Aritmetica, geometria, astronomia, e musica.

– Perchè non si fa più musica a scuola?

– Fare musica tutti. Dobbiamo fare musica.

– Siamo suoni. Parliamo, sospiriamo, camminiamo. Possiamo diventare musica?

– Bisogna accordarsi.

– L’accordo tra la nostra musica, quella degli altri e quella della natura si chiama religio, che significa unione.

– Avere dentro una musica è la cosa più bella in assoluto.

– Alla fine di tutto il nostro fare, si tratta solo di essere un po’ meno parole e un po’ più musica.

 

 

 

Poi c’è l’arte salvata durante la seconda guerra mondiale, a volte a costo della vita.

 

(…)

 

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